Il Grande Gioco

Kashan.

Pottinger e Christie arrivano insieme a Kashan. Nella relazione di Pottinger, tradotta da Decio Ziliani nel 1819, si legge:
Il 19 di luglio partii da Ispahan in compagnia dei signori Cormick e Christiè, e l’11 arrivammo a Cachàn. Qnesta città che non presentava se non un mucchio di rovine , è divenuta, da alcuni anni, per gli sforzi di Mohammed Hoceyn-Khan, intìzam-ud dulèh, il luogo più florido della Persia. Vi si fabbricano degli utensili di rame, tappeti, stoffe di seta in colore ed a fiori; [...] Il suolo de’ contorni è arenoso ed abbonda talmente di scorpioni e di tarantole, che la puntura dello scorpione di Cachàn è andata in proverbio.
Il giorno che noi eravamo a Cachàn, si sparse la voce che il brigadiere generale Malcolm doveva ben presto ottenere la sua udienza di congedo dal re prima della partenza dell’ambasciata per ritornare nell’Indostan. Siccome noi desideravamo sommamente d’arrivare prima di quest’udienza a Udjan, dove era l’urdu, o campo reale, facemmo, con tutta la celerità possibile dieci lunghissime stazioni sino a Mìèna.


(Nella foto: il bazar come appariva nel XIX secolo. L’architettura persiana usava queste strutture per abbassare la temperatura e ventiare gli spazi interni)

Del libro Voyages Dans Le Beloutchistan Et Le Sindhy si trovano alcune edizioni anche su Amazon, sono delle riproduzioni del 1923 del testo originale di Pottinger del 1816, con delle imperfezioni dovute alla scannerizzazione di pagine molto vecchie e un po’ rovinate.
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