Cile-Argentina

Passo de Jama - Buenos Aires

Il programma di viaggio
Prima parte: da Buenos Aires al Passo de Jama
  • 19/12: arrivo a Buenos Aires
  • 20/12: visita alla città
  • 21/12: sdoganamento moto
  • 22/12: Colonia Caroya (subito dopo Cordoba
  • 23/12: Cafayate (raggiunta via routa 9)
  • 24/12: Salta (via Cachi e routa 40)
  • 25/12: Salta ed escursioni in zona
  • 26/12: Purmamarca e Cerro de los Siete Colores
  • 27/12: Purmamarca, escursioni ad Iruya e Abra Pampa

Seconda parte: dal Passo de Jama a Buenos Aires passando per il Cile

Diario di viaggio

29/12 - Mattina - San Pedro de Atacama
Siamo arrivati a San Pedro dopo una giornata fantastica. Abbiamo percorso 450 km tra altopiani incredibili e toccato la quota record di 5000mt. Vi garantisco che il fisico ce l'ha messa tutta a reggere e i giramenti di testa non li contavo più. Come consigliato dai locali mi sono succhiato qualche foglia di coca ma non penso abbia fatto effetto. La moto, poverina, ha risentito anche lei l'altitudine e più della terza marcia non reggeva! La natura qui ti lascia senza parole. Abbiamo viaggiato per più di 70 km oltre i 4500 e vedersi circondati da maestose montagne e vulcani, giuro che ti impressiona.
Ogni volta mi piacerebbe poter condividere con chi è a casa queste emozioni. A presto.
Davide e Sara

29/12 - Sera - San Pedro de Atacama
Oggi trasferta breve fino alla Valle dell'Arcobaleno. Come al solito si rimane incantati dai paesaggi. Mi fermerei ogni secondo per immortalare ma sarei sempre fermo. Abbiamo attraversato un vallone a 3500 mt. con strade sterrate e corsi d'acqua con, come cornice, lama al pascolo... Non finisce qui, adesso piccola sosta in capanna e poi si riparte per la Valle della Luna parte integrante della 'riserva dei fenicotteri rosa'. Domani geyser el Tatio a 4200mt.
Davide

30/12 - San Pedro de Atacama
Mattina: levataccia per goderci, dopo 100 km di fuoristrada, il fenomeno dei geyser. Incredibile. Al rientro tappa ad i Baños de Puritama... un pò di relax.
Sera: dopo un pò di riposo in piscina, shopping furioso nei negozi di San Pedro e poi festaccia nei locali. Bella serata di divertimento! Ci voleva.

31/12 - San Pedro de Atacama
Mattino: abbiamo appena finito di far colazione, non sembra vero di esser circodati non dalle Alpi ma da alti vulcani e dalla cordigliera delle Ande! Fantastico! Oggi breve giro in moto per visitare l'impressionante Laguna Chaxas e vedere centinaia di fenicotteri. Pranzeremo in un piccolo villaggio dove assaggeremo la carne di Lama. Rientro sul presto per preparare il capodanno e le moto per domani che si parte verso posti nuovi nel deserto e sulla costa oceanica.
Sera: oggi abbiamo pranzato ai piedi del vulcano Puntas Negras in un pittoresco paesino, Socaire, a 3400 mt. Rientrando abbiamo prestato soccorso ad un motociclista brasiliano che aveva forato. Adesso preparativi per Capodanno. Buon fine anno a tutti!

1/1 - Chañaral
Mamma mia che viaggio... oggi abbiamo letteralmente attraversato il deserto di Atacama! Tutto diritto! Siamo arrivati adesso a Chañaral dopo 700 km di strada. Siamo passati dai 3800 metri dei colli Andini per arrivare sull'oceano! Abbiamo attraversato paesaggi incredibili, dune di sabbia alte 40/50 mt, paesi dove sembrava di essere in in film, sperduti nel deserto e a 250 km di distanza l'uno dall'altro. Siamo stati a caccia di benzinai dato che dopo 400 km non se ne trovavano....!
Davide

2/1 - La Serena
Viaggio faticoso, molto vento, strada esclusivamente dritta e ... deserto, deserto e ancora deserto. Certi momenti si attraversavano zone dove vi erano delle miniere di estrazione rame ed e lì che ci sembrava di essere in quei film dove qualche tipo di epidemia aveva fatto strage e non vi era piu nessuna forma di vita ... pazzesco.
Avendo ancora negli occhi i paesaggi andini, la costa ci ha delusi un po'. Ieri sera abbiamo dormito in un postaccio in riva all'oceano ma dato che il paese dopo sarebbe stato a 180 km, è andato bene così.
Oggi, i primi 150 km della Panamericana sono stati ventosi e brutti. L'oceano è inquinatissimo dalle miniere che si trovano in ogni paesino, e le strade trafficate da quei lunghi e pesanti autotreni classici con il musone. Lasciata la costa il paesaggio è cambiato e la strada ha iniziato ad avere qualche curvetta da poter finalmente sentir le gomme mordere un po' l'asfalto.
Adesso siamo in hotel a La Serena che è un bel posto. Siamo in riva all'oceano ma qui e tutta un'altra storia: pulito, carino e confortevole. Ci apprestiamo ad andare in centro per due foto ed un po di shopping. Stasera a nanna presto dato che domani mattina io, Sara, Franco e Cristina, dividendoci per una notte dal gruppo, partiamo per una giornata intensa: 500 km circa per tornare in Argentina dove attraverseremo il Paso de Agua Negra! Sara dura perche passeremo dai 0 mt ai quasi 5000 mt del colle, con piu di 100 km di sterrato. Metteremo a dura prova noi stessi, le nostre motazze e la nostra vita di coppia....!!!!
Adesso vi lascio, vado a famo una bella doccia e ci risentiamo alla prossima puntata. Ciao a tutti e ... tenete aperto
Davide

4/1 - Mendoza
Io Franco e compagne, siamo arrivati da poco in hotel a Mendoza e ad una specie di rotonda mi sono allungato sull'asfalto ... niente di grave, c'era una grossa macchia di gasolio (non segnalata dai commisari di percorso...) che mi ha colto di sorpresa e siamo scivolati. Le grosse valige artigianali di alluminio hanno retto il colpo e ci hanno salvato da danni maggiori, unico danno, la macchina fotografica che Sara ha usato, tipo saponetta dei campioni, come appoggio per la mano ... due risate e siamo ripartiti.
Vi riassumo la giornata di ieri che e stata molto impegnativa. A La Serena ci siamo alzati presto immaginando che sarebbe stata lunga e quindi alle 8:15 eravamo gia in sella. Il tempo era molto brutto e questo ci preoccupava un po dato che avremmo dovuto inerpicarci fino a 5000 mt.!
Fatti i primi 70 km costeggiando un fiume di cui non ricordo il nome, siamo arrivati a Vicuña, zona tipica di produzione del 'Pisco' (una grappa locale). Qui il benzinaio ci rassicura che a non piu di 10 km ci sarebbe stato il sole ... meglio di Giugliacci: 12 km ed eravamo in piena estate con paesaggi bellissimi. Vigne da tutte le parti, curatissime, in una valle strettissima, alcune ricoperte, forse per una maturazione diversa, da fitte reti che le facevano sembrare grosse ed immense serre. La strada era bellissima, mi guardavo intorno cercando di capire quale fosse la vallata che mi avrebbe portato al famoso 'Agua Negra'.
Il navigatore non aveva nessuna rotta segnata ma lo utilizzavo ugualmente per vedere a che altitudine ci trovavamo. Saliva in continuazione e senza accorgecene siamo arrivati alla dogana Cilena a 2500 mt. Qui finiva l'asfalto ed iniziava il ripio ...
Lo sterrato era facile e perciò tutto filava per il meglio. A 3200 mt c.a. e, con una sorpresa incredibile, ci siamo ritrovati a costeggiare una bellissima ed enorme laguna d'altura. Uno spettacolo della natura. Dopo le classiche foto di rito, abbiamo ripreso le nostre motine e continuato la scalata. Si incominciavano ad intravedere le vette e l'altimetro superava i 4000 mt. Il fisico incominciava a far sentire i primi cedimenti ma solo quando ci si fermava perche in moto, un po' per la concentrazione un po' perchè pensi ad altro, te ne accorgi di meno. Ad un certo punto un cartello segnava che . Iniziava il bello...!
La strada (ripio) si è trasformata in uno sterrato impegnativo e tutto sul costone della montagna. Non vi dico la tensione alla guida dato che 'domare' 350 kg di moto con bagagli, passeggero e sospensioni non prettamente da fuoristrada, era faticoso. Gli strapiombi condizionavano molto la guida dato che la paura di sbagliare era molta. Le ragazze han fatto tutto il tratto con la testa rivolta verso la parete. Perdipiù la pendenza era molta ed ogni tanto bisognava fermarsi quando si incrociava qualche 'pazzo' con la macchina. Abbiamo costeggiato ghiacciai, costoni di roccia e di ghiaia. L'altimetro non avevo piu tempo per guardarlo ma dopo una curva ... eccolo la, il cartello indicava Paso de Agua Negra 4780 m.s.l.m.! Ce l'abbiamo fatta, siamo sul valico! Che emozione, che soddisfazione, che contentezza! Franco è stato bravissimo a portare la moto fino là, lui che non aveva mai fatto fuoristrada. Le moto sono state incredibili ma chi ha avuto più coraggio sono state Cristina e Sara che senza polemiche e senza discutere ci hanno seguito in questa nostra pazza impresa!
Al colle siamo stati giusto il tempo di scattare qualche foto, e non posso dire neanche 'il tempo di prendere fiato' perchè a quell'altitudine di ossigeno ce n'è poco! Siamo ripartiti per la discesa ed i primi 10 km sono stati ancora da infarto!
La dogana Argentina l'abbiamo trovata dopo un'ottantina di km di cui trenta d'asfalto. Comunque tra la parte Cilena e quella Argentina, ci siamo sparati 150 km di ripio!
Appena entrati in Argentina la strada sembrava quella del Verdon: molto bella, larga con curve sinuose e in ombra, poi, appena ripresa la routa 40, il calore l'ha fatta da padrone: 90 km di rettilineo con 40/41 gradi! Un forno! Siamo arrivati a San Juan cotti.
Morale: siamo partiti da 0 mt con 12 gradi per salire a quasi 5000, passando dai 30 a di nuovo i 13 gradi, per poi scendere a 1800 mt, per risalire a 2750 mt, per riscendere ai 650 di San Juan attraversando i 41 gradi della routa 40 e facendoci piu di 500 km con 150 di ripio!
Direi che e stata dura ma siamo stati bravi, che ne dite?
Davide

6/1 - Verso Buenos Aires
Grazie a tutti per gli auguri di compleanno che sto ricevendo. Siete fantastici. Purtroppo il viaggio sta volgendo al termine ma l'emozione è ancora tanta e ripensare a tutto quello che abbiamo fatto o visto è incredibile. Adesso siamo in pausa luogo la strada per a Buenos Aires e non vediamo altro che campi alluvionati e mucche al pascolo. E' fantastico essere qui e vedere la gente che al tuo passaggio,corre a bordo strada per salutatarti come se fossi un'eroe!
Davide

cosafare e cosavedere