La Via della Seta
Fu il grande geografo tedesco
Ferdinand von Richthofen nel 1877 ad usare per la prima volta il termine
Via della Seta. Divenne nel tempo una rete da circa 8.000 km di itinerari via terra, mare e fiumi percorsi e attraversati da carovane che da
Xi’an (Cina) attraversavano l’
Asia centrale, l’
Asia minore, il
Medio Oriente e raggiungevano anche la
Corea, il
Giappone e l’
India. La seta arrivava a
Roma che ne ignorava la composizione e anche l’origine.
Sulla Via della Seta viaggiavano merci ma anche grandi idee e religioni, scambi commerciali e culturali importanti per lo sviluppo delle civiltà dell’
Egitto, la
Cina, l’
India e
Roma e per le basi del mondo moderno.
Vie storiche della Seta
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l’antica via della seta nord (azzurra);
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la via di Loulan (rossa);
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la Kashgar-Ladakh-Kashmir (gialla);
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la via del Karakorum (rossa);
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la via Buddista del Sud (celeste);
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la via Battriana (rossa).
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Marco Polo fra il 1271 e il 1295 intraprese un viaggio che da
Venezia arrivò fino all’est della
Cina, a sud fino in
Malesia, e poi seguì le coste ovest dell’
India, il
Medio Oriente e il
Mediterraneo. Qui evidenziamo in arancio solo il ’piccolo’ tratto che attraversa il nord della Cina;
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La Xian - Kashgar(verde) è una delle
Vie della seta che prosegue poi sulla Karakorum Highway.
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La Kashgar - Rawalpindi (Karakorum Highway) (arancio) è la strada asfaltata internazionale più alta del mondo. Collega la
Cina al
Pakistan attraversando la catena montuosa del
Karakorum, superando il passo
Khunjerab a 4.693 metri. Collega il Nord del
Pakistan all’antica
Via della seta, è lunga circa 1.200 km da
Kashgar (nello
Xinjiang, Cina) a
Havelian nel distretto di
Abbottabad del
Pakistan. Il proseguimento della strada incontra la
Grand Trunk Road ad
Hasan Abdal, ad ovest di
Islamabad.
Testimonanze buddiste nello Xinjiang
Xinjiang è il nome cinese per le regioni
Tarim e
Jungar dell’odierna Cina nord-occidentale, ed è storicamente conosciuto anche come
Serindia; ha parecchi santuari buddisti risalenti dal 5° al 12° secolo contenenti pitture di grandissimo valore.
Il
buddismo, sorto in
India nel VI sec. a.C, fu la prima grande religione importata in Cina. Dal 3° secolo il buddismo cominciò ad entrare nell’aristocrazia dell’impero, specialmente nel nord della Cina, e si sviluppò un nutrito scambio culturale e religioso attraverso le
piste carovaniere della seta dell’Asia centrale.
Più tardi gli
Annali della dinastia Wei ricordano che nel 518 d.C. già più di 30 mila monasteri e templi erano stati costruiti in Cina.
Come le altre religioni, anche il buddismo conobbe in Cina alterne vicende; a periodi in cui godette della protezione della classe dirigente, a momenti di persecuzione da parte di imperatori e burocrati che preferivano il taoismo.
Il buddismo raggiunse il suo massimo splendore sotto la
dinastia Tang, che regnò dal sec. VII all’inizio del X. Ma fu proprio un imperatore di questa dinastia, Wuzong (840-’46), a proscrivere il buddhismo con un editto dell’845 con conseguente distruzione di monasteri.
Dal sec. X in poi inizia una fase di lento declino.
Questo sito indica alcuni luoghi dove sono rimaste importanti testimonianze del buddismo.
Cosa leggere
La Via della Seta: da Alessandro a Tamerlano. Edizioni Lindau .
Di Edith e François-Bernard Huyghe docente all’Institut des Hautes Etudes Internationales.
In un turbinio di affascinanti storie, leggende, avventure, incontri e scontri, sapientemente narrati, la via della seta appare come un orizzonte aperto, un ponte gettato fra civiltà e culture diverse, un’arteria vitale per gli scambi commerciali e la circolazione delle idee, che ancora oggi, nell’epoca della globalizzazione, mantiene intatta la sua suggestione.