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Lungo tragitto che parte da Varese, gira intorno al lago di Varese e al lago di Comabbio, per concludersi a Sesto Calende sul lago Maggiore in un punto da dove partono dei tragitti che seguono il Ticino verso sud.
Dalla stazione ferroviaria di Varese o da quella di Sesto Calende si può fare un giro in bici intorno ai laghi di Varese e di Comabbio toccando anche il Lago Maggiore.
Il circuito del lago di Varese è lungo una trentina di km, asfaltati, facili e con poco dislivello.
Il tracciato del lago di Comabbio nella parte sud non è segnato molto bene nella cartina, però è comunque facile orientarsi.
Fra un lago e l'altro ci sono dei tratti di strada trafficata non adatti ai bambini.
Per raggiungere i tragitti dei laghi in treno, oltre alle stazioni di inizio e fine tragitto ciclistico di Varese e Sesto Calende, ci sono anche le stazioni di Gavirate e di Varano Borghi.
Da Sesto Calende si può anche entrare nel Parco del Ticino, con tutte le sue piste, e vicino a Sesto Calende inizia anche la lunga ciclabile che segue il Canale Villoresi dal fiume Ticino, dove nasce, fino all'Adda dove conclude la sua corsa.
Il lago di Varese
Uno dei sette laghi della provincia di Varese (Maggiore, Comabbio, Lugano, Ganna, Ghirla, Monate). Famoso come campo di gara di canottaggio e per ospitare la sede dell'importante Canottieri Varese. Come il lago di Comabbio si è formato 15 mila anni fa col ritiro del ghiacciaio Verbano. Numerosi ritrovamenti di palafitte mostrano che l'uomo si è insediato sulle rive del lago già nel 4500 a.C., molti reperti del Neolitico Inferiore sono conservati nel museo Ponti dell'Isolino Virginia (raggiungibile solo in barca) è nel Museo Civico del Comune di Varese, ospitato nella Villa Mirabello. Questi nostri antichi antenati costruivano oggetti con la selce che trovavano nel Campo dei Fiori, e attraversavano il lago con delle piroghe. Il lago di Varese e il lago di Monate sono stati dichiarati dall'UNESCO 'Siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino' più importanti del mondo.
In epoca romane e medievale il lago era importante per la pesca, i cui proventi andavano alle famiglie feudatarie proprietarie delle rive. Nel 1632 il ricco vescovo Francesco Biglia acquista i laghi. Nel 1779 vengono venduti al marchese Giulio Pompeo Litta e alla moglie Elisabetta Visconti Borromeo Arese. Dopo il 1806 il livello del lago venne abbassato per guadagnare terreni coltivabili, e nel 1863 emergono le prime stazioni palafitticole e si iniziano gli scavi archeologici. Nel 1865 Andrea Ponti acquista i laghi e raccoglie una ricca collezione di reperti archeologici che in seguito dona al museo di Varese.
Un tempo il lago di Varese era collegato a quello di Comabbio a formare un unico grande bacino, oggi sono collegati dalla Palude Brabbia.
Il lago di Comabbio
Il lago di Comabbio, di origine glaciale, è oggi un’oasi naturalistica di grande interesse. Lungo le rive del lago, fra la vegetazione galleggiante, si trovano delle piante rare che ai tempi erano in qualche modo "fuggite" dal vivaio della famiglia Borghi che le importava dall'America per coltivarle e venderle. Sono ormai diventate spontanee la sagittaria americana (Sagittaria latifolia), quella centroamericana a foglie ovate (Sagittaria platyphylla), la pontederia (Pontederia cordata), coi suoi fiorellini azzurri e gialli, la nordamericana "coda di lucertola" (Saururus cernuus) e poi le estese praterie galleggianti del tropicale fior di loto (Nelumbo nucifera). Un'altra pianta galleggiante acquatica tipica è la Trapa natans, che annualmente produce le "castagne d'acqua", lagànn in dialetto, ancora oggi apprezzate dalla gente del luogo e che un tempo veniva usata per costruire amuleti, collane e rosai.
Il lago di Comacchio è poco profondo e ha uno scarso ricambio d'acqua. D'inverno, sulla superficie del lago, si forma uno strato di ghiaccio piuttosto spesso, e storicamente le comunità rivierasche godevano di un diritto per la cavatura del ghiaccio che veniva messo nelle ghiacciaie per conservare il pesce e altre derrate alimentari. Oggi invece la superficie ghiacciata viene usata come grande pista di pattinaggio.
Nel 1652 il lago di Comabbio era stato acquistato dal vescovo Biglia, nel 1779 viene venduto ai Litta Visconti di Arese, e poi nel 1864 ai Borghi che nel 1819 avevano impiantato a Varano (Borghi) una grande tessitura.